Ma non è così scontato definire un’abbuffata. È necessario fare un po’ di chiarezza perché non sempre quella che definiamo tale è un qualcosa di nocivo per la salute. Per molte persone un’abbuffata è qualcosa di assolutamente innocuo: un semplice eccesso alimentare, senza significative conseguenze. Per altre persone, invece, l’abbuffata è un problema molto rilevante, da affrontare in maniera specifica. Come possiamo capire se quella che noi chiamiamo abbuffata è una reale situazione che ci rimanda ad un disturbo vero e proprio oppure è un semplice mangiare in eccesso?
Eccone alcuni aspetti caratteristici:
Questo significa che se anche le esperienze di abbuffate sono molto diverse da una persona all’altra, sono però tutte caratterizzate da questi due aspetti.
Può aiutarti a fare un’auto esplorazione al fine di individuare se le tue abbuffate sono un semplice peccato di gola oppure se nascondono una problematica più significativa che necessita di un intervento professionale per essere risolta.
Potrebbe essere il segnale di una sofferenza in cui stai vivendo. Mangi molto e ti senti depresso per questo, ti senti depresso e mangi molto. In un circolo vizioso. Chiudere gli occhi su qualcosa che non va non è quasi mai la soluzione migliore. Neanche nascondersi dietro un “domani qualcosa cambierà” è la soluzione migliore. Evitare di affrontare le cose ti fa sentire in gabbia, intrappolato, incapace e fuori posto. Lasciarsi aiutare non è un segnale di debolezza. Anzi. È l’espressione di un grande amore verso se stessi. Quell’amore che tante volte chiedi al cibo, ma che il cibo non ti può dare.